Premessa

A completamento del sopralluogo è stato eseguito un esame di campioni prelevati dalla colonna per caratterizzare il tipo di corrosione.

L’indagine è stata svolta mediante esami al Microscopio a scansione elettronica SEM e al microscopio ottico e con esami metallografici.

L’esame visivo conferma che la corrosione si è sviluppata all’esterno e poi penetrata verso la parte interna della colonna.

Infatti la superficie esterna presenta una corrosione esterna fatta sia di vaiolature e di cricche, mentre solo in alcuni punti la corrosione ha raggiunto la superficie interna.
La saldatura longitudinale presenta numerose cricche, alcune delle quali penetrante all’interno.

Esame macrografico

L’esame della saldatura longitudinale del campione, mostrano come le vaiolature sulla superficie esterna diano poi luogo alla formazione di cricche che penetrano nel materiale fino alla superficie interna

Esame sem

L’esame al SEM conferma la presenza di numerose cricche, ramificate, sulla superficie esterna della lamiera

Esame micrografico

L’esame metallografico della superficie evidenzia cricche sia in saldatura sia in zona termicamente alterata che ne materiale base della lamiera.

La struttura del materiale in tutte le aree presenta una uniforme distribuzione della fase ferritica e quella austenitica.
Le cricche si presentano ramificate, di tipo transgranulare e parzialmente intergranulare, tipiche di tensocorrosione.

Conclusioni finali

L’indagine ha evidenziato che la corrosione si è formata sulla superficie esterna, con la formazione di vaiolature, alcune delle quali hanno perforato il materiale fino alla superficie interna.
La corrosione esterna è probabilmente dovuta all’impregnamento da acqua piovana della coibentazione, il ristagno dell’acqua sulla superficie della colonna porta alla formazione di celle galvaniche su aree di materiale con diverso potenziale elettrostatico, per esempio tra la saldatura ed il materiale adiacente, principalmente sugli incroci di saldatura.
Spesso il materiale di coibentazione favorisce il fenomeno deteriorandosi e rilasciando cloruri nella soluzione bagnante.
La temperatura della colonna favorisce la velocità di corrosione.
Una volta che la lamiera si fora ed il prodotto fuoriesce, colando lungo la saldatura, ancora con un ristagno sotto la coibentazione, la formazione di vaiolatura diventa ancora più attiva.
Dove sono poi presenti idonee condizioni, ad esempio in presenza di tensioni residue in prossimità delle saldature, si sono formate cricche, con forma ramificata e struttura prevalentemente trans-granulare, del tipo SSC, stress corrosion cracking o tenso-corrosione.
Le vaiolature sono punti di innesco per le cricche.
Possibili rimedi a questo tipo di corrosione possono essere:
evitare che la coibentazione resti bagnata verniciare la colonna con idonee vernici